Tutti pazzi per la trasparenza. Sulla carta, seguito del D. Lgs. n.33 del 2013 la trasparenza è un obbligo, un diritto-dovere in ogni attività delle amministrazioni pubbliche, chiamate oggi a dare conto a tutti i livelli di come viene gestita la cosa pubblica.
Ma fino a che punto? Per i cittadini è cambiato qualcosa? A prescindere dalla retorica della trasparenza e alcuni (evidenti) errori del legislatore, per quali motivi l’Italia stenta ancora ad essere un Paese trasparente?
Per parlare di questi temi, la delegazione del Lazio di FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche italiana) ha organizzato un incontro dal titolo provocatorio: “Sotto la trasparenza, niente“.
All’incontro, che si terrà mercoledì 19 giugno a partire dalle 17 presso lo Spazio Informale (Via dei Cerchi n. 75), prenderanno parte – oltre al sottoscritto – anche Romilda Rizzo (Presidente CiVit), Luciano Hinna (Università di Tor Vergata), Marco Barbieri (Direttore Ufficio stampa e comunicazione dell’INPS), Sergio Talamo (Direttore Comunicazione e Servizi al cittadino di FormezPA) e Piercarlo Sommo (Segretario Generale dell’Associazione di Comunicazione Pubblica e istituzionale).
Spero di incontrarvi in tanti 🙂
la trasparenza deve essere x tutto, con obbligo della PA di provare il contrario, e obbligatoriamente ed esclusivamente in formato raw.
Dovrebbe essere vietato alla singola istituzione di assemblare tali dati a proprio favore, specie se utilizzando dati non disponobili a terzi, o npn disponibili con lo stesso anticipo.