Natale, si sa, è tempo di regali. Quest’anno sotto l’albero ne troveremo uno tutto particolare: si tratta del decreto di modifica del Codice dell’Amministrazione Digitale approvato ieri dal Consiglio dei Ministri dopo un lungo, e assai travagliato, iter iniziato il 19 febbraio 2010.
In base a quanto dichiarato dal Ministro Brunetta nella conferenza stampa in cui ha presentato il decreto, le tappe principali della riforma saranno:
“– entro 3 mesi le pubbliche amministrazioni utilizzeranno soltanto la Posta Elettronica Certificata (Pec) per tutte le comunicazioni che richiedono una ricevuta di consegna ai soggetti che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo;
– entro 4 mesi le amministrazioni individueranno un unico ufficio responsabile dell’attività Ict;
– entro 6 mesi le pubbliche amministrazioni centrali pubblicheranno i bandi di concorso sui propri siti istituzionali;
– entro 12 mesi saranno emanate le regole tecniche che consentiranno di dare piena validità alle copie cartacee e soprattutto a quelle digitali dei documenti informatici, dando così piena effettività al processo di dematerializzazione dei documenti della PA.
Con le nuove regole gli enti non potranno richiedere a cittadini e imprese l’uso di moduli e formulari che non siano stati pubblicati sui propri siti istituzionali. Facilitazioni anche per Il cittadino che fornirà una sola volta i propri dati alla Pubblica amministrazione: sarà onere delle amministrazioni in possesso di tali dati assicurare, tramite convenzioni, l’accessibilità delle informazioni alle altre amministrazioni richiedenti;
– entro 15 mesi le pubbliche amministrazioni predisporranno appositi piani di emergenza idonei ad assicurare, in caso di eventi disastrosi, la continuità delle operazioni indispensabili a fornire servizi e il ritorno alla normale operatività.“
Come ben sanno i lettori di questo blog, il CAD è un tema a me molto caro e aspetto di leggere il testo definitivo approvato ieri per esprimere un giudizio sulla riforma tanto voluta dal Ministro Brunetta e capire se le critiche che in tanti avevamo mosso alla bozza di decreto (le mie le trovate qui) abbiano sortito qualche effetto e, soprattutto, se il nuovo decreto riuscirà a portare a compimento la rivoluzione digitale nella PA italiana.
Nel frattempo, mi sia consentita una domanda: nel corso degli ultimi mesi molto si è parlato dei siti web della pubblica amministrazione, dei loro contenuti e della loro centralità, perché quindi non rendere disponibile il provvedimento (anche in testo provvisorio) direttamente sui siti istituzionali anche prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale?
Basta avere il topino nel Ministero.
Comunque giusta osservazione ma sembra si stiano facendo delle correzioni postume alla faccia della trasparenza.
Sul CAD : Nuovo CAD vecchie chiavi e nuove firme:
http://www.cittadininternet.it/?p=985
Esatto Ernesto, sarebbe un regalo vero se non fosse un pacchetto vuoto… non si trova da nessuna parte il testo del Codice, ma solo le slide e un video 🙁