25 Novembre 2019 laPaDigitale PA Digitale

Responsabili per la transizione al digitale


In attesa degli incentivi, la community è già realtà

Responsabili per la transizione al digitale sono per noi una figura importante per la diffusione della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni.

Il video messaggio del Ministro Paola Pisano

Con queste parole, Paola Pisano (Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione) ha aperto la seconda edizione del nostro Raduno dei Responsabili per la transizione al digitale, l’evento tenutosi a Bologna lo scorso 13 novembre organizzato con il Gruppo Maggioli.

Quella del “Raduno RTD” è stata una giornata dedicata al confronto e all’approfondimento sui temi più caldi della digitalizzazione della pubblica amministrazione, destinata proprio ai soggetti che dirigono gli uffici che devono occuparsi della trasformazione digitale. Tali uffici dovrebbero essere individuati da tutte le amministrazioni italiane (in base all’articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale), anche se — al momento — lo ha fatto poco meno di un quarto degli enti.

Nonostante l’avvicendarsi degli attori politici e dei governi, le parole del Ministro Pisano confermano che i Responsabili restano una figura assolutamente centrale. Anzi, se possibile, diventano ancora più importanti (e quindi le amministrazioni che non li hanno individuati devono provvedere quanto prima).

È per questo che, come annunciato dallo stesso Ministro, il Responsabile per la transizione al digitale dovrebbe avere presto obiettivi precisi da raggiungere (ad esempio con riferimento all’implementazione delle piattaforme abilitanti in ogni singola amministrazione) e — finalmente — incentivi.


Perché la digitalizzazione non si può fare soltanto con lo spauracchio della Corte dei conti e della responsabilità erariale, ma anche (e forse soprattutto) premiando coloro che, nonostante tutto, riescono a raggiungere risultati concreti. Senza dare ad altri la colpa dei propri fallimenti.

Ben vengano gli incentivi, finalmente, ma bisogna fare attenzione a un rischio. Questo approccio, infatti, potenzialmente potrebbe acuire ancora di più una spaccatura evidente tra due gruppi di amministrazioni.

Le prime (non necessariamente le più grandi) che hanno avviato da tempo l’iter di transizione al digitale e oggi riescono a vederne già i risultati.

Le seconde che — nel migliore dei casi — si sono limitate allo stretto indispensabile (come l’utilizzo della PEC e della firma digitale), quando non hanno completamente ignorato obblighi e scadenze.

Si tratta di un bureaucratic divide (ben più pericoloso del digital) che dovrà essere affrontato con interventi mirati per evitare il rischio di una “PA digitale a due velocità”. Questo scenario, infatti, discriminerebbe in modo ingiustificabile i cittadini e le imprese dei territori in cui le amministrazioni fanno maggiormente fatica a stare al passo con le tecnologie.

È per questo che sono fondamentali iniziative finalizzate a promuovere le competenze digitali di chi lavora nella pubblica amministrazione (come i progetti del Dipartimento della funzione pubblica e dall’Agenzia per l’Italia Digitale).

La formazione è indispensabile, ma da sola non basta. Per vincere la sfida della digitalizzazione sono necessari la collaborazione e il confronto tra le diverse amministrazioni, un confronto che sarà trainato da chi — come gli oltre 370 partecipanti al Raduno RTD — può condividere esperienze, soluzioni e buone prassi.

Non è un caso che, proprio all’indomani dell’evento di Bologna, il Team per la trasformazione digitale abbia aperto sulla piattaforma Forum Italia una sezione destinata ad ospitare proprio le discussioni della community dei Responsabili per la Transizione al Digitale.



Il forum è un utilissimo strumento di discussione e confronto tra amministrazioni, valido per proseguire le tante discussioni avviate nel corso dell’incontro, ma anche per rafforzare i legami di una rete (capillare) che, al di là delle formalizzazioni, nei fatti esiste già ed è preziosissima per chiunque lavori all’innovazione della pubblica amministrazione.

Fare rete è un attività necessaria a far crescere più rapidamente il processo di transizione al digitale di ogni ente.
(Ciro Spataro)

https://medium.com/@cirospat/cosa-porta-il-2-raduno-dei-responsabili-della-transizione-al-digitale-91d5b3f074a1#1b18

Ben vengano quindi tutte le occasioni che consolidino i rapporti di questa community, consentendo di superare molte delle criticità che possono compromettere il lavoro dei RTD (carenza di risorse e competenze, scarso commitment politico, isolamento all’interno della propria amministrazione).

Le avventure di PAolo — la satira di NINO sul mondo della PA digitale
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